La crisi del turismo si riflette invece negativamente sul numero dei Cambiavalute e sulle operazioni effettuate dalla categoria. Crescono gli iscritti al Registro dei Compro oro. Su quasi 4.500 istruttorie concluse, varati 61 provvedimenti sanzionatori


Una categoria numericamente in crescita, nonostante la pandemia, che vede in espansione anche la platea dei collaboratori e il numero dei mandati da parte di banche e società finanziarie: è l’immagine che emerge dalla relazione dell’OAM, l’Organismo Agenti e Mediatori, per l’anno 2020. L’analisi dell’attività di vigilanza conferma che gli iscritti hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, comportamenti adesivi alla regolamentazione di settore: su 4.460 istruttorie concluse sono stati adottati 61 provvedimenti sanzionatori.


Tra i provvedimenti deliberati anche sospensioni e cancellazioni


In particolare nel 2020 il Comitato di Gestione ha deliberato, su proposta dell’Ufficio Affari Legali, 86 provvedimenti di cui 27 lettere di richiamo, 24 sanzioni pecuniarie, 6 sospensioni sanzionatorie, 2 cancellazioni sanzionatorie e 2 cancellazioni dal Registro dei Cambiavalute, nonché 25 archiviazioni.

Le violazioni sanzionate hanno riguardato, per la gran parte dei casi, il mancato adempimento all’obbligo di aggiornamento professionale, la cessione o ricezione di segnalazioni di richieste di finanziamento tra soggetti non autorizzati, l’inadeguatezza dei sistemi di controllo interni, la trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti con i clienti, l’irregolarità nei rapporti di collaborazione, l’elusione della disciplina del mono-mandato.

Nel corso del 2020 è stata adottata la prima sanzione pecuniaria nei confronti di un operatore Compro oro a seguito della mancata comunicazione all’Organismo della variazione - intervenuta successivamente all’iscrizione - dei dati comunicati.


L’aumento dei collaboratori concentrato nelle società di mediazione


Dalla comparazione dei dati emerge che, rispetto alla chiusura del 2019, la popolazione degli iscritti è aumentata di 316 unità (4%), di cui circa il 56% è costituito da iscritti non operativi. In generale l’aumento numerico registrato è dovuto principalmente all’iscrizione di 176 Agenti nei servizi di pagamento, di cui il 70% è iscritto come operativo.

Le categorie di iscritti che hanno registrato un lieve aumento rispetto al 2019, sono rappresentate dai Mediatori creditizi (+3) e dagli Agenti nei servizi di pagamento, sotto forma di persone fisiche (+123) e dalle società Agenti in attività finanziaria (+31).

Per quanto riguarda la categoria dei dipendenti/collaboratori degli iscritti, si registra complessivamente un deciso aumento di 1.082 unità, per un totale di 17.309 soggetti. La crescita di tali rapporti ha riguardato in misura quasi totalitaria il settore della mediazione creditizia con un incremento pari a 1.023 unità, mentre è possibile notare una diminuzione dei dipendenti/collaboratori iscritti alle categorie degli Agenti in attività finanziaria sotto forma persone fisiche (-13) e degli Agenti nei servizi di pagamento, persone giuridiche (-230).


In aumento i mandati, la cessione del V resta 'leader' del mercato


I mandati comunicati dagli iscritti a fine 2020 risultano complessivamente 26.900 ed emerge un importante aumento di 1.027 unità (+4%). I mandati per i quali si registra un incremento risultano principalmente la garanzia collettiva dei fidi (+22%), l’acquisto credito (+20%), il credito personale (+8%) e il Money transfer (+8%); il comparto che ha mostrato, invece, la flessione maggiore è stato la ristrutturazione dei crediti (-11%).

Anche nel 2020 la cessione del V dello stipendio o pensione è stato il prodotto maggiormente presente sul mercato (18%), seguito dal credito personale (15%) e dai mutui (11%).


Sui Cambiavalute l’impatto della crisi del turismo


Al Registro dei Cambiavalute risultano iscritti, a fine 2020, 100 soggetti, 4 soggetti in meno rispetto al 2019. Il 59% è costituito da persone giuridiche a fronte del 41% di persone fisiche. Dei 345 sportelli operativi, l’87% (300) è in capo a persone giuridiche, mentre oltre il 94% degli iscritti risulta operare con meno di 5 sportelli operativi. La paralisi del turismo dovuta alla pandemia si è riverberata anche sul numero delle negoziazioni effettuate che, in base alla legge, i Cambiavalute sono tenuti a inviare all’OAM con cadenza mensile. Il 2020 ha infatti registrato un’importante diminuzione di flussi ricevuti, nonché un aumento dei soggetti iscritti che non ne hanno effettuate a livello mensile.


Aumentano i Compro oro


Alla fine del 2020 risultano iscritti al Registro degli Operatori Compro oro 3.882 soggetti, equamente distribuiti tra persone fisiche e giuridiche, con un aumento di 253 unità rispetto all’anno precedente. Dei 3.882 iscritti, 1.966 sono persone giuridiche e 1.916 persone fisiche; 1.911 svolge attività prevalente e 1.971 attività secondaria. Gli sportelli operativi sono 6.383.


Faro della vigilanza sulle piattaforme online e su quelle abusive


In linea con la digitalizzazione del settore in corso, l’OAM ha concentrato l’attenzione sulle piattaforme online gestite da soggetti regolarmente iscritti agli Elenchi ma anche su siti internet che fanno riferimento a soggetti che non hanno alcun titolo ad operare.

In particolare è stato monitorato il livello di trasparenza garantito sui siti internet gestiti dai Mediatori creditizi. Il campione esemplificativo individuato in via sperimentale ha riguardato 19 soggetti selezionati sulla base del maggior numero di collaboratori comunicati all’Organismo. L’analisi ha evidenziato nel Foglio Informativo, nel Contratto di mediazione pubblicato e nella Sezione reclami scarsa chiarezza e trasparenza delle informazioni sul servizio di mediazione reso, con un impatto negativo sulla libertà di scelta del consumatore.

A valle del monitoraggio l’Organismo ha inviato 15 note di raccomandazione con intimazione a regolarizzare le criticità rilevate.

L’OAM ha inoltre controllato l’attività svolta da un campione di soggetti non iscritti negli Elenchi che, per mezzo di siti internet o social network offrono alla potenziale clientela interessata a un finanziamento, servizi di intermediazione o di consulenza per prodotti di credito erogati da non meglio specificati intermediari finanziari. La metodologia utilizzata nell’indagine si è basata sulla ricerca online dell’utilizzo - nella denominazione dei siti internet o nelle forme di pubblicità utilizzate - di parole chiave idonee a trarre in inganno i consumatori sul legittimo svolgimento dell’attività riservata di intermediazione creditizia, effettuata invece da parte di soggetti non iscritti negli Elenchi OAM. Il campione rilevato (rappresentato da 25 soggetti) risulta svolgere, senza la necessaria iscrizione, le attività di consulenza finanziaria, comparazione/preventivazione online mediante piattaforme di offerte di credito sul mercato e intermediazione creditizia.

È stato attivato il Nucleo Speciale della Guardia di Finanza per assumere tutti gli elementi necessari al fine di denunciare i soggetti alla magistratura.


Roma, 24 marzo 2021



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