Maggiore attenzione alle regole del settore unita alla ricerca di nuove aree di business nell’ambito di mercati sempre più concorrenziali, accompagnata da una stabilizzazione del comparto: è la fotografia dell’attività di Agenti e Mediatori che emerge dall’analisi dei dati contenuti nella Relazione dell’OAM relativa al 2018, approvata dal Comitato di gestione. Lo scorso anno su oltre ottomila controlli sono stati varati 860 procedimenti sanzionatori mentre le cancellazioni sono state 52.
Aumentano gli iscritti, raddoppiati in 5 anni i collaboratori
Complessivamente la popolazione degli iscritti all’Organismo per la gestione degli elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, presieduto da Antonio Catricalà, è aumentata del 3%, un incremento doppio rispetto a quanto registrato alla fine del 2017 rispetto all’anno precedente, arrivando a 8.552 soggetti. La categoria trainante è rappresentata dagli Agenti nei servizi di pagamento persone fisiche, per la quale si è assistito ad un deciso incremento, in linea con quanto accaduto l’anno precedente. Sostanzialmente stabili le iscrizioni alle altre categorie, con l’eccezione di una lieve diminuzione degli Agenti nei servizi di pagamento persone giuridiche. Al di là del numero di iscritti, i dati indicano una maggiore stabilità del settore nell’ultimo triennio: oltre il 65% dei soggetti è infatti iscritto da più di tre anni (il 71% degli Agenti persona fisica, il 66% di quelli persona giuridica ed il 69% dei Mediatori). Fa eccezione la categoria degli Agenti di istituti di pagamento dove la percentuale di soggetti iscritti prima del 2015 è del 33% per le persone fisiche e 34% per le persone giuridiche.
Diffuso in modo trasversale l’incremento del numero dei collaboratori, costantemente aumentato dal 2013 ad oggi, passando da 7.887 a 14.814 (+88%).
In crescita anche i mandati comunicati dagli iscritti che, a fine 2018, erano pari a 22.632, con un aumento, rispetto al 2017, di 1.178 unità (+5%), principalmente relativi ai servizi di pagamento (54%). I mandati relativi alla “cessione del V dello stipendio/pensione e delegazioni di pagamento” sono in crescita (+144) e continuano a rappresentare il prodotto maggiormente presente sul mercato (20%), seguito dal “Credito personale” (15%), dai “Mutui” (10%), “Credito finalizzato” (7%) e “Leasing autoveicoli e aeronavali” (7%).
Si intensifica la vigilanza e aumenta il rispetto delle regole
L’attività di vigilanza, che nel 2018 si è sostanziata in 8.328 controlli (ai 7.597 rispetto ai 7.395 stimati se ne sono aggiunti oltre 700 relativi all’anno 2017), offre l’immagine di una categoria sempre più attenta, anche grazie al confronto con gli uffici, al rispetto delle regole: le procedure sanzionatorie avviate sono state 1.638 di cui 1.045 si sono concluse con l’applicazione di 860 provvedimenti sanzionatori e 185 con provvedimenti di archiviazione. Le procedure di cancellazione concluse sono state 139 ma solo 52 hanno portato all’effettiva cancellazione dell’iscritto per perdita dei requisiti o inattività superiore all’anno.
L’analisi della tipologia dei provvedimenti sanzionatori, decisi dall’Organismo su proposta dell’Ufficio legale, conferma la logica ‘dissuasiva’ della sanzione unita alla correzione dei comportamenti non in linea con la normativa: su 860 provvedimenti, 617 sono consistiti nel richiamo scritto, 214 sono sfociati nella sanzione massima della cancellazione (con particolare riguardo al mancato pagamento del contributo di iscrizione), 27 in sanzioni pecuniarie e 2 nella sospensione.
Va nella stessa direzione il ricorso allo strumento della raccomandazione utilizzato dall’Ufficio di Vigilanza quale metodo di moral suasion nei confronti degli iscritti affinché sanino irregolarità non immediatamente sanzionabili ma che potrebbero, se non immediatamente corrette, costituire una violazione della normativa.
Prosegue la lotta all’abusivismo
È proseguito anche nel 2018 il contrasto all’esercizio abusivo di attività finanziaria: l’Organismo ha ricevuto segnalazioni relative a 76 soggetti, anche da parte di altre Autorità di vigilanza. Complessivamente, sulla base della successiva verifica, sono stati presentati 14 esposti alle procure della Repubblica, anche a seguito delle ispezioni OAM e Enasarco. Lo scorso anno sono stati rinviati a giudizio 11 soggetti e l’Organismo si costituirà parte civile nei relativi procedimenti, come già avvenuto nel 2018 per altri 5 procedimenti.
Iscritti al Registro 3.103 Compro oro
Nel 2018 l’OAM, in attuazione della normativa, ha istituito il Registro dei Compro oro al quale, al 31 dicembre 2018, sono risultati iscritti 3.103 Operatori, equamente distribuiti tra persone fisiche e giuridiche. Si tratta di un dato suscettibile di incremento visto che l’Organismo continua a ricevere istanze di iscrizioni. Dalle dichiarazioni ricevute dai richiedenti l’iscrizione, il 56% degli iscritti svolge operazioni di compro oro in via “prevalente” mentre i restanti in via “secondaria”.
Al seguente indirizzo è possibile consultare la Relazione annuale sulle attività svolte nel 2018 e piano di attività per il 2019:
https://www.organismo-am.it/relazione-annuale
Roma, 25 marzo 2019
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