I Mediatori creditizi devono comunicare con chiarezza alla clientela che, qualora dovessero sorgere controversie nell’ambito del rapporto contrattuale instaurato, non potrà ricorrere all’Arbitro bancario e finanziario.


Lo sottolinea l’OAM, Organismo Agenti e Mediatori, in una comunicazione al mercato, alla luce di alcuni comportamenti difformi riscontrati nell’ambito dell’attività di vigilanza. In particolare, è emerso che taluni Mediatori creditizi prospettano al cliente – nei fogli informativi o nella sezione reclami del proprio sito Internet – la possibilità, nel caso di mancato o insoddisfacente riscontro al reclamo presentato, di ricorrere all’Arbitro Bancario Finanziario per risolvere la controversia emersa nel rapporto con il Mediatore.

 

L’OAM ricorda che, in base alla normativa vigente, tra i soggetti che aderiscono a sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari non rientrano i Mediatori creditizi e gli Agenti in attività finanziaria. Queste categorie devono dunque prospettare, in maniera trasparente ed immediata, nella documentazione precontrattuale e sul proprio sito Internet nell'area reclami, che il cliente non può ricorrere all'Arbitro Bancario Finanziario per risolvere controversie sorte con l’intermediario del credito.

 

Resta comunque, per i Mediatori, l’obbligo di mettere a disposizione della clientela o di trasmettere in formato elettronico la Guida pratica sull’Arbitro Bancario Finanziario, redatta in conformità del modello pubblicato sul sito www.arbitrobancariofinanziario.it.

 

L’OAM vigilerà sulla corretta applicazione della normativa vigente e interesserà la Banca d’Italia per eventuali profili di competenza.

 

Roma, 4 novembre 2020



Analoga modalità attiva anche per gli esposti su comportamenti irregolari o non trasparenti.


Da oggi sarà più semplice, per i consumatori e tutti i soggetti interessati, segnalare all’Organismo Agenti e Mediatori i soggetti che appaiono operare senza essere iscritti negli Elenchi previsti dalla legge. Direttamente dal sito dell’OAM, a questo link (https://www.organismo-am.it/vigilanza/segnalazioni-ed-esposti), sarà infatti possibile compilare la segnalazione, con pochi e intuitivi passaggi.

La nuova modalità, che si aggiunge a quelle già disponibili (fax, email e lettera ordinaria), rientra nell’intensificazione della lotta all’abusivismo finanziario voluta dall’Organismo che ha anche lanciato una campagna di informazione affinché i consumatori si rivolgano esclusivamente ad Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi regolarmente iscritti negli Elenchi tenuti dall’Organismo.

Con un’analoga modalità online sarà possibile presentare un esposto all’Organismo per segnalare comportamenti irregolari o non trasparenti da parte degli iscritti agli Elenchi o la mancanza dei requisiti per il mantenimento dell’iscrizione.

La segnalazione di un abusivo o l’invio di un esposto rappresentano una fonte di informazione utile per l’attività di Vigilanza e possono concorrere a reprimere comportamenti scorretti o pratiche irregolari, commesse da parte di soggetti vigilati e non, nell’interesse della collettività.

Dal sito OAM, al medesimo link, sarà possibile segnalare anche i soggetti che svolgono attività di Compro oro e di Cambiavalute senza risultare iscritti ai relativi Registri.

 

Roma, 23 luglio 2020




Dalla prima indagine a cura dell’Ufficio Studi dell’OAM l’immagine di un comparto fondamentale per il credito: l’11% del totale dei finanziamenti erogati alle famiglie avviene tramite l’attività di intermediazione dei Mediatori (6.034 mln). Il 24% dei mutui erogati passa attraverso questo canale


Un settore fondamentale per il credito, che intermedia l’11% dei finanziamenti alle famiglie e il 24% dei mutui retail e che sta scontando l’effetto ‘Covid’ con una revisione delle aspettative di stabilità e crescita ‘misurate’ a inizio 2020. È l’immagine del comparto della mediazione creditizia che emerge dalla prima indagine condotta dall’Ufficio Studi dell’OAM relativa al secondo semestre 2019.


In particolare, ad aprile oltre il 60% dei rispondenti prevedeva al termine del semestre in corso una riduzione degli elementi strutturali interni alla società (numero collaboratori, numero convenzionati, gamma prodotti, sedi incontro clienti) compreso tra il -1% ed il -10%. Oltre il 50% prevedeva una riduzione della domanda di credito proveniente da persone fisiche compresa tra il -1% ed oltre il -30%. Circa il 40% stimava una riduzione della domanda di credito proveniente da società e ditte individuali compresa tra il -1% ed oltre il -30%.


Un sentiment decisamente divergente da quello rilevato a inizio anno quando, per quasi tutti i prodotti finanziari, oltre il 50% dei rispondenti si aspettava stabilità sull’intermediato nel 2020, ad eccezione per i prodotti quali Cessione del V, Prestiti Personali Retail e Fidejussioni in cui la maggior parte del campione prospettava una crescita tra l'1% ed il 10%. Inoltre, anche relativamente alle aspettative inerenti al numero dei collaboratori, convenzioni, gamma dei prodotti trattati e numero sedi utilizzate per l'incontro con il cliente, oltre la metà del campione prevedeva un andamento stabile nel 2020.


Tornando ai dati dell’indagine relativa all’erogato del secondo semestre emerge che la maggior parte dell’intermediato (69%) deriva da mutui retail. Se però si esclude tale prodotto, sono gli strumenti finanziari dedicati al settore corporate a ricoprire l’85% del mercato.


Oltre l’80% dell’importo mediato di Mutui Ipotecari Retail, Prestiti personali Retail e Cessione del Vfa capo a collaboratori di Grandi e Molto Grandi società di mediazione mentre per i restanti prodotti orientati alla clientela retail, la maggior parte della distribuzione viene mediata da collaboratori di Piccole e Medie società di mediazione (oltre il 70%). Unico prodotto a risentire di scarsa se non assente competizione è quello delle Carte di Credito in cui il 99,4% dell’intermediato viene fatto da collaboratori di Micro società.


Per quanto attiene ai prodotti orientati ad una clientela corporate, più del 65% dell’intermediato viene fatto da collaboratori di Piccole e Medie società di mediazione.


Quanto ai collaboratori, coloro che lavorano con Grandi e Molto Grandi società rilevano il più alto importo medio intermediato sui mutui retail (rispettivamente 340 mgl e 1.055 mgl), viceversa, per coloro che collaborano con Piccole e Medie società, importi elevati di intermediato si registrano su Leasing e Finanziamenti dei Mutui Chirografari.


Oltre il 60% delle filiali sono situate in Lombardia (189), Lazio (90), Campania (77), Veneto (77) ed Emilia-Romagna (75). Pochissime filiali sono invece presenti in Valle d’Aosta (1), Basilicata (1) e Molise (2). Alta concentrazione di collaboratori si registra in Lombardia (oltre il 26%) seguita da Toscana e Lazio in cui la concentrazione dei collaboratori è intorno al 15% per ciascuna.


L’indagine è stata condotta sulle risposte ricevute da 102 soggetti, rappresentativi dell’87% del totale intermediato tramite l’attività di mediazione.


Roma, 9 luglio 2020




Le comunicazioni del soggetto finanziatore con cui è estinto il finanziamento devono essere inviate direttamente al cliente fino alla chiusura del rapporto. Le conseguenze della revoca al trattamento dati vanno spiegate con chiarezza per un consenso informato del consumatore


Chiarimento dell’OAM mediante indicazione conformativa diretta agli intermediari del credito in materia di cessione del V dello stipendio o della pensione. Con una comunicazione al mercato, l’Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi, sottolinea, a tutela del consumatore, che non è possibile, quando si propone l’estinzione anticipata, imporre né suggerire al cliente modalità di trasmissione dei conteggi estintivi che lo escludano dal rapporto con il soggetto finanziatore. Vanno, inoltre, sempre precisate al cliente, in forma chiara ed espressa, le conseguenze di una sua eventuale revoca al consenso al trattamento dati a fini commerciali. Solo una corretta e completa informazione che accompagna le proposte di rinnovo della cessione del V può infatti garantire la libera scelta del consumatore che intenda estinguere anticipatamente il proprio debito.


La comunicazione nasce da alcuni comportamenti rilevati nel corso dell’attività di vigilanza svolta dall’Organismo. In particolare, è emerso che alcuni Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi talvolta non si limitano a prospettare al cliente la possibilità estinguere il finanziamento in corso per rinnovarlo a condizioni più vantaggiose con un altro istituto di credito, ottenendo il rimborso degli oneri non maturati connessi alla durata del contratto. La richiesta di conteggio estintivo al finanziatore viene invece accompagnata da una dichiarazione con la quale il cliente revoca il proprio consenso alla ricezione di comunicazioni o contatti a fini promozionali o pubblicitari e dalla richiesta di trasmettere ogni successiva comunicazione all’intermediario del credito. L’intermediario diventa così l’unico referente per la chiusura dei rapporti con il finanziatore, al quale viene preclusa la possibilità di contattare direttamente il cliente, anche solo per comunicargli le modalità per ottenere un veloce rimborso dei ratei non dovuti.


Nella suddetta Comunicazione, l’OAM ricorda di essere già intervenuto sul tema, chiarendo che gli intermediari del credito non possono offrire ai consumatori servizi di consulenza e assistenza per presentare reclami alla banca o inoltrare il ricorso all’Arbitro bancario finanziario per il recupero degli oneri non maturati in caso di rinnovo della cessione del V: tale attività non rientra infatti in quella dei ‘servizi accessori’ che gli intermediari, in base alla normativa vigente, possono legittimamente svolgere. Anche la Banca d’Italia, successivamente, è intervenuta con orientamenti di vigilanza finalizzati ad “assicurare al cliente un'informativa piena e completa sull'andamento del rapporto e garantirne la tutela da condotte opportunistiche (se non illegittime, da parte di soggetti sedicenti "delegati")”.


La comunicazione sottolinea che la verifica della corretta applicazione della normativa vigente rientra nelle attività di vigilanza sull’operato degli intermediari del credito demandate all’Organismo, che interesserà la Banca d’Italia e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per eventuali profili di competenza.

 

Roma, 2 luglio 2020

 


 

Rivisto il piano operativo e gli obiettivi di investimento 2020 in maniera restrittiva per contenere gli effetti della pandemia


Via libera del Consiglio dei partecipanti della Fondazione OAM al bilancio di esercizio 2019, che mostra un sostanziale equilibrio di gestione economica e finanziaria relativo agli ultimi due esercizi. In particolare, il risultato economico del 2019 è pari a 339.317 euro mentre il risultato finanziario è negativo per 478.104 a compensazione del precedente avanzo di cassa di 666.630 euro realizzato nel 2018.

Per l’anno in corso, l’Organismo, al fine di contenere gli effetti economici e finanziari conseguenti la pandemia, ha rivisto il piano operativo e gli obiettivi di investimento 2020 in maniera restrittiva, ponendo in essere altresì attente procedure di monitoraggio dei costi.


Roma, 18 giugno 2020




Organismo in campo anche per far conoscere ai giovani la professione dell’intermediario del credito


Soprattutto in un momento di difficoltà economica, chi ha bisogno di liquidità deve affidarsi esclusivamente a operatori finanziari con le carte in regola, per evitare di incorrere operazioni sbagliate se non in truffe. Per questo OAM, l'Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, presieduto da Antonio Catricalà, ha lanciato una campagna informativa.

Focus della campagna è il claim: “I prestiti non sono tutti uguali”.

L'obiettivo è far comprendere l'importanza di affidarsi solo ad Agenti e Mediatori iscritti all'OAM per evitare il rischio di finire nelle mani di un abusivo del credito, con conseguenze potenzialmente anche molto pesanti.



"In questo momento – sottolinea il direttore generale Federico Luchetti – la crisi ha peggiorato le condizioni economiche delle famiglie e delle imprese, spesso c'è la necessità di avere liquidità ed è facile che persone non abilitate avvicinino famiglie e operatori promettendo prestiti non realizzabili o che, se ottenuti, non si potranno restituire. È invece assolutamente necessario che il consumatore verifichi che i soggetti con cui entra in contatto siano Agenti in attività finanziaria o Mediatori creditizi, iscritti all’Organismo. Chi è iscritto ha i necessari requisiti di professionalità e onorabilità ed è in grado di aiutare il consumatore a effettuare scelte che saranno sostenibili nel tempo”.


Per effettuare un controllo sugli operatori abilitati è sufficiente andare sul sito di OAM (www.organismo-am.it) ed eseguire una ricerca: in pochi secondi è possibile verificare se l'operatore è iscritto e abilitato a esercitare la professione. In questo modo saranno garantite la professionalità e la correttezza dell’Agente o del Mediatore.


La campagna, però, non è rivolta solo ai consumatori ma anche ai giovani che sono attratti dalla professione di intermediario del credito e vogliono iniziare questo percorso. “Il mondo del credito ha bisogno di talento. Il tuo.”, è lo slogan a cui si affida OAM per promuovere questa opportunità lavorativa.



Chi vuole muovere i primi passi nel mondo dell’intermediazione creditizia, un settore destinato a crescere, ha davanti a sé due percorsi, alternativi tra loro. Se vuole diventare Collaboratore di una persona che svolge l’attività di Agente in attività finanziaria iscritto all’OAM, deve superare la “prova d’esame”. Se invece è interessato a entrare in realtà più strutturate, come Agenti in attività finanziaria o Mediatori creditizi che operano come società di capitali, è necessario sostenere la “prova valutativa”.


OAM raccoglie oltre 20 mila iscritti, tra Agenti, Mediatori creditizi e Collaboratori. Nel 2019 l'attività complessiva del settore ha mostrato un deciso progresso: i mandati risultano complessivamente 25.873 con un importante aumento di 3.241 unità (+14%), triplicando quanto già registrato a fine 2018 (+5%). Per quanto riguarda l'attività di vigilanza, nel 2019 ci sono stati 7.698 controlli, con 596 provvedimenti sanzionatori.


Roma, 15 giugno 2020

 



Terminato con il via libera della Prefettura l’iter autorizzativo


Dall’8 maggio l’Organismo per la gestione degli Elenchi di Agenti in attività finanziaria e di Mediatori creditizi, è diventato Fondazione. Si è infatti concluso, con il via libera della Prefettura, l’iter avviato il 10 maggio dello scorso anno con la delibera dell’Assemblea che trasformava la forma giuridica dell’OAM da Associazione in Fondazione. Le modifiche statutarie sono state successivamente approvate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con parere favorevole di Banca d’Italia.

Viene così assicurato il perseguimento dello scopo istituzionale dell’Organismo, in particolare attraverso il consolidamento patrimoniale. L’assetto giuridico-organizzativo della Fondazione è stato infatti ritenuto più adeguato allo svolgimento delle attività attribuite nel tempo dal legislatore all’OAM. La destinazione del patrimonio a garanzia del raggiungimento dello scopo di pubblica utilità rende, infatti, l’Organismo economicamente solido e maggiormente indipendente.


Roma, 19 maggio 2020




Nuova modalità in linea con le misure di contenimento dell’epidemia da COVID-19


Raffica di sessioni per la prova d’esame OAM, tutte rigorosamente online, a partire dall’otto fino al 26 giugno per l'iscrizione negli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi. Lo ha deciso l’Organismo varando l’esame a distanza per coniugare l’esigenza di svolgere le prove con le misure di contenimento dell’epidemia da COVID-19. In tutto sono state convocate 20 sessioni, con 25 partecipanti ciascuna, alle quali ci si potrà prenotare, secondo le modalità pubblicate sul sito (https://www.organismo-am.it/prossima-prova), a partire dal 18 maggio e fino al 29 dello stesso mese.

I candidati dovranno scaricare ed installare sul proprio personal computer l’apposito software per lo svolgimento della prova che sarà presto reso disponibile, insieme alle istruzioni per il suo utilizzo, sul portale web dell’OAM. I candidati sono tenuti a testare, in largo anticipo rispetto alla data dell’esame, il funzionamento del software, dei propri sistemi di audio-video e della connessione internet potendosi, eventualmente, rivolgere, in caso di problemi, all’assistenza tecnica via chat che verrà appositamente predisposta.

Ai soggetti prenotati verranno inviate successivamente via PEC le credenziali e la password necessarie per utilizzare il software il giorno della prova.

Chi sosterrà l’esame, che come di consueto si svolgerà tramite domande a risposta multipla, avrà, in tempo reale, al termine della prova, il risultato calcolato automaticamente dal sistema. Il formale superamento dell’esame sarà, però, attestato esclusivamente dalla Commissione esaminatrice via PEC entro tre giorni lavorativi dallo svolgimento dell’esame stesso, in base anche a quanto rilevato durante la prova – via video ed audio del candidato – ed a valle della verifica del rispetto delle norme comportamentali indicate nel Bando d’esame.


Roma, 30 aprile 2020




Per gli intermediari del credito serve una norma che superi gli effetti della sentenza della Corte di Giustizia Europea sui costi dell’estinzione anticipata dei finanziamenti


Consentire anche agli Agenti in attività finanziaria, ai Mediatori, ai loro Collaboratori e ai Cambiavalute l’accesso al fondo di garanzia per le PMI e al microcredito; anticipare l’apertura dei Compro oro che possono costituire, in questa fase, un riferimento per le famiglie bisognose di liquidità. Sono alcune delle proposte che l’OAM, l’Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, con l’obiettivo di consentire una pronta ripartenza dell’economia italiana, ha avanzato al Governo.

Più in dettaglio le misure richieste per i diversi settori nelle lettere inviate, per ciascun comparto, dal presidente dell’Organismo Antonio Catricalà.


Filiera dell’intermediazione del credito

L’OAM, che nelle settimane scorse aveva attivato un tavolo di confronto con le categorie di riferimento, sottolinea che Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi, ai quali banche e intermediari finanziari si affidano per un intervento capillare sul territorio, hanno subito la medesima crisi economica dei loro clienti. Per questo, insieme ai loro collaboratori, devono potere accedere al Fondo di Garanzia per le PMI dal quale sono invece oggi esclusi. Analogamente, visto il periodo straordinario, devono potere avere accesso al microcredito anche qualora siano attivi da più di cinque anni. Per sostenere la richiesta di mutui immobiliari sarebbe inoltre opportuno rifinanziare il Fondo di garanzia mutui Prima Casa gestito dalla Consap per i finanziamenti fino a 250mila euro, estendendo l’attuale copertura del 50% della quota capitale a un massimo dell’80%.

L’OAM chiede alle Istituzioni anche un intervento di sensibilizzazione verso banche e intermediari finanziari affinché si facciano trovare digitalmente dialoganti con la rete degli intermediari del credito, favorendo così la digitalizzazione del comparto.

La situazione di emergenza creata dal Covid-19 rende infine non più procrastinabile un intervento volto a neutralizzare gli effetti della sentenza della Corte di Giustizia Europea sul rimborso delle spese pagate dai clienti in caso di estinzione anticipata dei finanziamenti. La sentenza rischia di stravolgere il sistema provvigionale e l’operatività di banche, intermediari finanziari e intermediari del credito ma soprattutto pone in discussione i compensi percepiti da quest’ultima categoria per l’attività svolta in anni passati (anche oltre dieci anni).


Cambiavalute

Anche per questo settore, che secondo le associazioni di categoria ha registrato perdite superiori al 95% e rischia di rimanere fermo per tutto il 2020, occorre, secondo l’OAM, prevedere l’accesso al Fondo per le PMI e estendere il ricorso al microcredito a coloro che sono operativi da più di 5 anni, quantomeno per le domande inoltrate durante questo periodo critico.


Compro oro

L’OAM chiede al Governo di valutare la possibile riapertura delle attività di Compro oro in via anticipata rispetto al 4 maggio. Secondo le associazioni di settore c’è infatti una forte richiesta, da parte dei cittadini, di ottenere liquidità, per affrontare questo momento di crisi, anche attraverso la vendita di oggetti preziosi.

Roma, 23 aprile 2020




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